Il quotidiano Il Secolo XIX ha dedicato una pagina intera a Niasca Portofino, al suo progetto di recupero dei terreni ed ai suoi prodotti. Simona Mussini ha anche anticipato un’importante novità per questo 2017…
Qui sotto, il testo dell’articolo, a firma Gabriele Ingraffia
“Diventa un nostro conferente: portaci i tuoi limoni, rendi unica la Limonata del Tigullio”. All’invito di Niasca Portofino, hanno risposto in tanti. Anche Fausto Oneto, per tutti “U Giancu” dell’omonino ristorante di San Massimo, sulle alture di Rapallo. Lui, è un personaggio a tutto tondo. Il suo locale è anche un museo di fumetti conosciuto in tutto il mondo dagli appassionati e dai curiosi. “U Giancu” è immerso tra gli ulivi della campagna ligure. E anche fra i limoni. Così, è diventata ormai una tradizione la raccolta per l’azienda portofinese Niasca.
“Ho qui, a San Massimo, un albero che avrà 50 anni, è carico di limoni, sono fantastici – sorride Fausto “U Giancu” -. Raccoglierli mi piace molto, è un lavoro rilassante. La Limonata del Tigullio mi piace da matti, quella di Niasca Portofino è proprio buona”. “Il nostro obiettivo è far conoscere i prodotti tipici di Portofino e del Tigullio in modo semplice e accessibile – spiega Simona Mussini, una delle fondatrici di Niasca Portofino -. Per questo si cerca prima di tutto di perseguire la filosofia del “chilometro zero”: materie prime della zona o comunque provenienti da brevi distanze, coltivate, raccolte e trasformate nel modo più genuino possibile. Perché ciò accada ci affidiamo a piccoli produttori”. E a conferenti vip come Fausto “U Giancu” e tanti altri piccoli produttori della nostra zona.
Bianca perlacea, richiama già alla vista un gusto morbido e rotondo. Al naso, svela un bouquet dominato dall’intensità del limone del Tigullio, insieme alle fini note dei fiori bianchi di sambuco. L’attacco in bocca conferma lo scenario olfattivo, qui la forza aspra del limone, accompagnata dalle bollicine, si congiunge a sfumature di dolcezza. La Limonata del Tigullio è per definizione bevanda volubile e capricciosa, che evolve regalando nel tempo sensazioni diverse, ma sempre piacevoli e delicate. É la bibita simbolo, in Italia e nel Mondo, dell’azienda Niasca Portofino, fondata da residenti e frequentatori di Portofino accomunati dalla passione e dall’amore per il borgo, con lo scopo di recuperare le tradizioni locali, porre fine allo stato di abbandono delle campagne, riqualificare alcuni spazi disabitati da lungo tempo, fare da volano per le attività che apportino valore al territorio, offrendo vizi e prodotti di alta qualità. Soprattutto, fare conoscere Portofino e i suoi prodotti tipici in Italia e all’estero. Oltre alla celebre Limonata, sono vendute in tutto il Mondo, anche Mandarinata, Festivo Portofino, pomodoro, marmellate, olive, la pasta all’uovo Picagge, il vino Nostralino, l’olio, il pesto, la passata di Pomodoro, la grappa di pura vinaccia.
La novità 2017 di Niasca Portofino sarà la nuova bottoglietta di Limonata del Tigullio, Mandarinata, Festivo Portofino e succo di pomodoro che cambierà forma. “Design più femminile e sinuoso” spiega Simona Mussini. La bottiglietta, che uscirà ufficialmente nel prossimo mese di marzo – che per il momento è “top secret” – è stata disegnata da un designer di fama internazionale come Giulio Iacchetti, vincitore di tantissimi premi nel suo campo, industrial design. “Morfismo dal delfino alla bottiglia – anticipa Simona Mussini -. L’ispirazione è proprio partita dalla forma di un delfino che, grazie appunto all’estro di Iacchetti, si è avvicinata alla forma di una bottiglietta. Il delfino è il simbolo di Portofino, quindi stretto legame con il territorio. E, inoltre, sarà ancora più evidente il nome Portofino, scritto in rilievo sul vetro. Si torna all’etichetta cartolina come agli inizi della nostra produzione, dopo la versione estiva delle nostre bibite che era in vetro sliverato”. La novità anche nel tappo con due varianti: a corona e a a strappo.